Assofermet Day
La Cyrus S.r.l. ha partecipato in qualità di socio alla II Edizione dell’Assofermet Day & Steel Orbis Conference che si è tenuta a Villa Fenaroli a Brescia. L’incontro, intitolato “Filiera-rottame, sinergie per reagire”, ha cercato di trovare risposte adeguate ad un quesito fondamentale: «Riuscirà la crisi a far superare il reciproco sospetto fra i commercianti di rottame e le aziende siderurgiche che lo acquistano e lo lavorano?».
Un interrogativo che, visti i tempi, è rigorosamente d´attualità e si accompagna con la necessità di «fare sistema per reagire ed uscire dalla rassegnazione, perché se i birilli continuano a cadere non fa bene a nessuno», ha sottolineato Romano Pezzotti, leader di Assofermet Rottami. Roberto Bersi, amministratore delegato della Bicomet S.p.a., da parte sua sostiene che «l’eccessiva parcellizzazione dei fornitori di materia prima è di freno alle sinergie, come l´incertezza dei prezzi che, diversamente dal resto dell´Europa, cambiano continuamente». Franco Polotti, leader di Ori Martin (e del Cdg di Ubi banca), a sua volta, ha insistito sull´importanza, per venditori e acquirenti, di non essere più semplici controparti. «La selezione della specie può far comodo solo se non si ragiona nell´ottica del sistema Paese», ha detto. Ma un nuovo elemento si è posto fra le «parti»: il preridotto come materia prima che, sfruttando il congiunturale basso costo dei minerali e del gas, potrebbe essere realizzato a Piombino e forse a Taranto, salvando manodopera e ambiente perché meno impattante; sostenuto pure dal progetto di Federacciai, al momento rimane un´opzione, anche alla luce degli investimenti necessari per concretizzare l´impianto.
Un supporto, in questa direzione, potrebbe arrivare dalle banche, «con una disponibilità importante in termini di liquidità e alla ricerca di progetti seri da finanziare», ha spiegato Polotti. Nessun timore all´orizzonte, comunque, per chi tratta rottame, ha precisato Giovanni Bajetti (consulente siderurgico, impegnato anche a fianco del commissario straordinario della Lucchini spa, Piero Nardi), «perché il preridotto non sostituirebbe l´altra materia prima, servirebbe solo a calmierare i prezzi evitando speculazioni». E questo potrebbe contribuire a realizzare la collaborazione da tutti auspicata. «Esistono nuovi modelli di approvvigionamento, calibrati per servire bene il cliente, identifichiamoli insieme per rendere meno teso il rapporto, per ridare fiato alla siderurgia che non è morta e può riprendersi se agisce in filiera», ha sollecitato Bajetti. Un tavolo fra Assofermet e Federacciai, per Franco Polotti, sarebbe ideale in questo ambito.